un vino che fa stare bene

Vini gioiosi,
complessi e sinceri.

Ci piace bere bene e ogni nostro sforzo è la conseguenza di questa volontà: produrre vini gioiosi, complessi, sinceri, che facciano star bene.

Per molti anni abbiamo guardato lontano, come se la risposta a questo desiderio fosse stata distante, nascosta dietro l’orizzonte. In realtà, tutto ciò che cercavamo era lì, tutto ciò che realmente ci interessava stava sotto i nostri piedi, nel carattere autentico delle arenarie, nella roccia bianca, nel profumo del mare e dei boschi. Fare vini che avessero la capacità di rimandarti a questi luoghi e che avessero il legame di sangue con il nostro territorio è stata la nostra scelta. Vini in grado di raccontare la Contrada Calcinara e di dichiarare chi siamo.

Per fare ciò non potevamo che praticare l’agricoltura biologica e tutte quelle buone prassi finalizzate alla vitalità del nostro organismo agricolo (della pianta e del terreno). Non utilizziamo alcun prodotto di sintesi, l’erba viene sfalciata meccanicamente, interveniamo il meno possibile sulla fase verde della pianta cercando al contrario di raggiungere i migliori risultati attraverso il suo equilibrio vegetativo. Nei trattamenti utilizziamo solo zolfo, rame nei quantitativi minori possibili in base all’andamento stagionale e preparati di origine vegetale con la finalità di rafforzare la resistenza delle piante.

un’agricoltura coerente

Terreno sano
e ricco di humus.

Per fare vini di territorio occorre che la pianta dialoghi in maniera fitta con il terreno, occorre che le sue radici siano articolate e ricche di “sinapsi” di scambio, occorre un terreno sano, ricettivo e ricco di humus. Questo è dunque la direzione del lavoro in vigna. Ci ispiriamo ai principi della biodinamica e utilizziamo fladen e cornoletame per aiutare l’umificazione della sostanza organica.

Sappiamo che si può sempre fare meglio, ma sappiamo anche che per i grandi progetti occorre tempo, costanza e dedizione.

Paolo ed Eleonora raccologno uva
Paolo ed Eleonora raccologno uva